martedì 21 settembre 2010

Montagne e natura.

lunedì 20 settembre 2010

Fenomeno lega, bisogna temerlo?

Oggi vorrei parlare del fenomeno della lega e della sua o meno pericolosità. Direi che nei giorni agostani la vicenda del "traditore" Fini ha tenuto banco e conquistato l'onore delle cronache tanto che tutto il resto è passato in secondo piano. Forse pochi si sono accorti che la vera prima donna è stata la lega con tutti i suoi paletti e out-out posti di traverso a complicare ancora di più l'esistenza la piccolo imperatore di Arcore, un po come quando si indica la luna e si guarda il dito. Già, la lega. Questa formazione che di politico ha ben poco, questo manipolo di secessori in pectore. Chi si immaginava ai suoi albori che facesse tanta strada? Tutti a bollarla come fenomeno passeggero e semi folcloristico sin dall'inizio, chi poteva pensare che un semi analfabeta come Umberto Bossi, fioeu de nisun (figlio di nessuno), che rivendicava studi di elettro-medicina (giuro, me lo ricordo bene quando lo disse, e la notizia uscì su tutti i giornali e perfino nelle trasmissioni satiriche) potesse diventare il leder maximo di un popolo bovino? Nessuno, nemmeno io che all'epoca militavo nel vecchio PCI. Mi ricordo che andai a sentirlo ad un comizio sulla darsena di porta ticinese a Milano, non c'era molta gente ad ascoltarlo forse un cinquecento persone, ma devo dire che per un certo punto affascinò anche me, le teorie del professor Miglio non era poi così strampalate, unica nota stonata era quel riferimento continuo alla secessione, capivo che era una follia improbabile e ancora non c'era stata la tragedia della ex Jugoslavia ad insegnarci quanto pericolose fossero le pretese secessioniste. Eppure, lentamente ma inesorabilmente come onde di un fiume quel piccolo movimento che pareva nato una sera al bar tra un bicchiere di barbera e uno di bonarda sta erodendo terreno e avanzava. Soprattutto mangiava voti e simpatie alla sinistra, Dio solo sa quanti cacciatori sono passati dal PCI poi PD alla lega. Ma questo era agli inzi, ora la cosa si è fatta assai più preoccupante. Vi ricordate quando Bossi definiva i leghisti come i nuovi partigiani? Quando sbraitava anatemi anche volgari nei confronti dei fascisti e di Berlusconi, ecco, quello fu il periodo in cui cominciò a fregare consensi a sinistra, ma oggi è tutto cambiato, oggi i consensi li frega a destra, e a quella più estrema. Ma per caso avete sentito qualche analista politico illuminato parlare di questo? A ma non pare. Mi sembra invece che tutti continuino a bollare la lega come un fenomeno da baraccone. E sbagliano! Sicuramente sono beceri e zotici come pochi, ma stupidi proprio non lo sono. Com'è possibile che nessuno dell'arco parlamentare della cosidetta sinistra (ma esistono ancora ? ) abbia mai insistito a chiedere chiarimenti in merito ad un Borghezio che in Francia spiegava a dei fascisti come bisognava fare per entrare nelle stanze del potere trasformandosi in  ovimento regionalista? Cristo, se questa non è apologia del nazi-fascismo com evolgiamo chiamarla? E possibile che nessuno dei buoni salotti illuminati dell'intellighenzia di sinistra abbia mai sollevato forte la voce nel sentire il sindaco sceriffo Gentilini dire ad un comizio che i bambini rom andrebbero bruciati vivi?
La lega signori miei non è un accozzaglia di pagliacci, non dobbiamo farci ingannare dal leghista tipo che conosciamo noi, quello che abita nel nostro paese o è nostro coinquilino in città. La lega è molto di più e di peggio. Qualcuno adesso parla di rivoltanti eredità dinastiche sia per l'Umberto che per il Silvio. Pare che i rampolli Renzo-trota Bossi e Barbara Berlusconi (BB, povera Brigitte Bardot) stiano cavalcando velocemente per imparare le tecnine e le doti del politico per sostituire al più presto i rispettivi genitori. Bene, chi ci crede è fesso! Berlusconi è un folle egocentrico e mai lascierà lo scettro a chicchessia finchè è in vita e onestamente non credo che la figlia sia così idiota da cacciarsi in una rogna simile, per il trota poi il solo pensarci mi fa morire dal ridere. Bisogna tenere conto che già il padre ormai conta come il due di picche a briscola, i veri manovratori della lega sono Maroni, Calderoli, Tremonti e forse Castelli, senza contare il compratore di nome Berlusconi (si parla di 70 miliardi di euro versati per salvare l'agenzia di credito crediteuronord) che sovraintente su tutto o quasi. E' probabile sì che il figlio venga spinto ancora più in alto (tremo all'idea di vederlo seduto in parlamento) ma si tratta soltanto di un immagine di mercato, ne più e ne meno come una griffe, un logo che attira compratori, bisogna tenere ben presente la capacità intellettuale e culturale media dei simpatizzanti leghisti, questi non sono ne fini dicitori ne arguti ascoltatori, sono un branco di montoni incazzati che segue gli ordini del montone più grosso, non conta ciò che gli viene detto ma da chì, quindi quando l'ischemico Bossi sr. diventerà ingestibile per ovvi motivi di decadimento fisico e mentale (con l'ictus non si scherza) il sostituto naturale sarà il "trota", ma sarà solo un capo di facciata, i comandanti sono altri già da adesso. Ma allora dobbiamo temere questi folli? Io dico di sì! Quando il "capo" minaccia la discesa di milioni di padani sicuramente spara enormi cazzate, ma quando parla di fucili pronti io non la prenderei così sotto gamba, del resto quantitativi di armi ne sono stati già trovati a suo tempo in proprietà di simpatizzanti della lega (allego un link in proposito) e non pare fossero schioppi da caccia. Poi ci sono quei legami di Borghezio con l'estrema destra europea che danno da pensare che, unitamente ai cori razzisti fanno pensare ad una lega neo-nazista. In questo senso poi io so per certo che la lega da anni ha stretti legami con la destra più eversiva d'itlaia, purtroppo non posso comfermare la cosa con prove certe ma so che è così. E su tutto questo c'è il facile humus su cui proliferano queste idee di intolleranza e odio. Io che abito in provincia, in un paesino di montagna del nord-est lo so bene quali sono i pensieri di certi elementi, e vi posso assicurare che non c'è da sorridere. Perché se il singolo è un perfetto idiota finchè resta singolo non crea problemi ma se viene ammassato assieme ad altri idioti diventa pericoloso. La società stessa e suoi media ci hanno abituato alla morte "televisiva", ormai per molti le scene di guerra e di orrore che vediamo in televisione hanno la stessa valenza di un film d'azione o di un video games, credetimi, passare da tutto questo al compiere fisicamente l'atto omicidiario è facile, specie nelle menti non preparate. L'esempio della ex Jugoslavia è ancora recente e inviterei tutti a prestare molta attenzione, spero di sbagliarmi, ma di questo passo il rischio di fare la sua fine è grande. Pensateci, per molti di noi sarebbe una tragedia immane ma per molti sarebbe una fonte di guadagno immenso.

Pablohttp://solleviamoci.wordpress.com/2010/04/02/lasse-padano-dei-soldi-professori-tremate-il-trota-sta-arrivando/http://www.youtube.com/watch?v=lk8vpuajKGchttp://www.youtube.com/watch?v=alsaRmf2JCw

domenica 19 settembre 2010

Chi sono? Mah!

Ciao a tutti, mi presento come la buona creanza insegna. Di nome e cognome faccio Gianpaolo Fugazzaro ma  nei miei futuri post (sempre che ce ne siano) mi firmerò soltanto Pablo e da subito ci terrei a precisare che non uso questa spagnoleria per vezzo o per ammiccare ma semplicemente perché è il nome con cui da sempre molti amici mi hanno chiamato e mi chiamano. In realtà molti anni fa mi chiamavano Pablito ma oggi mi sembrerebbe furoi luogo dato che il mezzo secolo l'ho raggiunto e soprattutto perché fisicamente non sono più quel fragile ragazzetto di una volta. Detto questo vorrei spiegare perché invece ho usato per il titolo del blog il termine "eretico". Sgombero subito il campo da possibili questioni legate al gusto di creare scandalo, non è da me e poi gli scandali mi sembrano più un genere da gossip di bassa lega, cose che a me non interessano. Eretico per mè non è una semplice parola, è un modo di vivere e di pensare. L'eretico è colui il quale non si accontenta mai della prima versione dei fatti ma cerca sempre di andare in profondità a rischio di andare contro i suoi stessi convincimenti. L'eretico non da nulla per scontato, l'eretico pone il dubbio al primo posto in ogni cosa. L'eretico non si contenta mai di soluzioni o risposte generalizzate o semplicistiche, ha bisogno di dettagli, di nozioni che diano un più ampio respiro alla possibile conoscenza. Possibile ma mai certa però, altrimenti che eratico sarebbe? In effetti cercare di vivere secondo questi dettami non è semplice, anzitutto spesso e volentieri si corre il rischio di contraddirsi o di dare contro a certe proprie convinzioni, poi di sicuro ciò che piano piano si va a scoprire non piace mai perché la vera verità non è mai una bella donna, casomai è uno specchio che impietoso mostra ogni nostro più piccolo e remoto difetto. Ma soprattutto, in un mondo dedicato all'apparire, all'inganno dell'aspetto esteriore e alla meschinità essere o tentare di essere eretici ti pone al di fuori degli schemi, ti isola. Ma questo non mi spaventa, anzi, mi onora non esser parte del grande gregge, e poi per fortuna non bruciano più nessuno sui roghi, si limitano ai meno dolorosi ma ben più pericolosi roghi mediatici che dilaniano molte persone. Perché sì, anche nel terzo millennio essere eretici è scomodo e periglioso assai.
Di nuovo un ben venuti su questo blog dove ogni discussione è ben accetta, sia essa politica, filosofica, letteraria o scientifica.

Pablo