giovedì 25 novembre 2010

Crisi economica, crisi energetica, sovrapopolazione e guerra!

E da un po di giorni che una serie infinita di domande, di ipotesi e supposizioni mi affollano la scatola cranica, proverò a raccontarvele nel modo più semplice possibile e poi vi chiederò se questi miei pensieri sono frutto di un'ossessione pre geriatrica oppure se qualcosa di vero ci può essere.
Allora, partiamo dalla recente riunione NATO svoltasi a Lisbona, cosa effettivamente si sia deciso non si sa bene, anche in merito alle armi nucleari degli USA sul territorio nord europeo. Sembra abbiano avuto lo “sfratto” esegutivo e non si è capito bene chi se le beccherà tra i due “fortunati” estratti, Turchia e Italia. Direi che visti i sorrisi di Obama e Berlusconi è facile ipotizzare che la lotteria l'abbiamo vinta noi anche perché ultimamente la nazione ottomana non è molto ben vista dall'amministrazione USA (vi ricordate l'incazzatura dei leader turchi contro gli amici di sempre degli americani, gli israeliani?), quindi pare estremamente probabile che presto il nostro stivale ospiterà all'incirca un 200 armi nucleari (anche in merito al tipo non si sa molto, potrebbero essere perlopiù bombe d'aero, ma potrebbe anche trattarsi di testate di missile i cui vettori di lancio possono essere assemblati abbastanza in fretta e che forse sono già presenti in Italia), ma, dove li metteranno? Le basi attrezzate attualmente esistenti per armi nucleari sono Ghedi e Aviano, entrambe basi aeree a gestione mista, cioè italo-americane (più americane in verità), ma sono grandi a sufficienza? Esistono poi siti di raccolta a Vicenza (c'è ancora la base con tutto il filo spinato intorno e controllata h24) che per ora sono vuoti (come dimostrato qualche anno fa sul Giornale di Vicenza con una serie di servizi fotografici in cui si vedeva questa misteriosa base al suo interno completamente vuota) ma con l'erigenda nuova base al Dal Molin (la più grande base di comando USA al di fuori degli states) che sappiamo di certo in merito al dislocamento di armi tattiche nucleari? Ma ripeto, il posto potrebbe non bastare, e poi, che senso ha oggi posizionare armi simili al nord? Il rischio della zampata dell'orso russo è inesistente, anzi, sembra che Obama abbia invitato i russi in partenrschip nella costituzione e nella gestione del nuovo scudo stellare (su questo argomento torneremo dopo), quindi davvero non c'è nessun senso a dislocare le armi al nord, infatti lo stesso nuovo esercito italiano fatto di volontari a incrementato la sua presenza al sud. Strategicamente ha molto più senso stabilire le armi nucleari al sud d'Italia, luogo geograficamente più vicino al medioriente (Iran, Siria, Giordania...) e a quel teatro di adombrato scontro con la potente Cina. Posizionare certe armi strategiche più vicino al teatro di scontro è fondamentale, e averle al sud converrebbe almeno per il “guadagno” di ingaggio dell'obbiettivo di almeno un migliaio di chilometri, mica noccioline. Quindi direi che sarebbe interessante vedere se nel futuro prossimo vedremo nuove infrastrutture sorgere come funghi al sud in una specie di euforico rilancio del territorio, sapete com'è, anche qui da me a Vicenza gli americani hanno promesso che in cambio della nuova enorme base cacceranno i soldi per la nuova tangenziale. Un po come andare a puttane, tu me la dai e io ti pago, ovvio che la puttana in questione e la nostra povera Italia. Quindi se cominciamo a vedere slanci di generosità verso il sud insospettiamoci. Anzi, permettetemi un volo di fanta politica. Si vocifera di un possibile ritorno di Prodi, persona ed economista stimato in tutta europa e specie nel gotha finanziario delgi Stati Uniti (altro che quel pornografo buffone di Berlusconi che non se lo caga nessuno), persona che ha frequentato le riunioni del gruppo Bildenberg, insomma, sarebbe io credo un ritorno accolto a braccia aperte da molti. Ecco, quello che volevo dire è che se l'intenzione degli americani è quella che ho ipotizzato sopra sono certo che il centro sinistra, con Prodi, avrà la vittoria scontata non solo perché gli italiani sono stufi di questi mafiosi ma perché agli yankee va bene che torni un certo centro sinistra filo americano e europeo. Del resto immaginatevi, un centro sinistra che torna al potere e in breve con politiche nuove e corraggiose trova soldi per risistemare i danni lasciati dai debosciati di Silvio, e magari, in virtù di queste sue miracolose capacità riesce anche ad ottenere finanziamenti (assolutamente legali) internazionali che gli permettono di intervenire massiciamente nei disastri italici, specie al sud. Tutti saremmo felici e orgogliosi, tutti grideremmo al miracolo, e quando lo stesso centro sinistra ci chiedesse di poter costruire una nuova mega base NATO (leggi USA) al sud cosa pensate che dirà la gente? Ci saranno i soliti mugugni di parte contro la NATO e la guerra, ma alla fine, almeno per ringraziamento, si accetterà obtorto collo il nuovo insediamento. Nel qual caso si aprono nuovi pesanti scenari e si prospettano nuove conferme al timore sempre più crescente di un escalation militare. Del resto anche lo stesso scudo spaziale (di reganiana memoria) non ha molto senso così come era stato concepito. All'inizio era per tutelarsi da un possibile attacco nucleare sovietico e cinese, ma quello che preoccupava veramente era la capacità militare russa, ora pare che questo pericolo sia scongiurato, invitare poi il presidente della confederazione russa Mendevev a collaborare nella costituzione dello scudo stellare azzera ogni ipotesi di timore della NATO nei confronti dell'orso russo. Pensare infine che lo scudo sia necessario per prevenire possibili attacchi terroristici è semplicemente ridicolo. I terroristi possono possedere anche la capacità di fabbricare una arma nucleare, ma sarà sempre un ordigno di tipo portatile (oggi con la tecnologia adeguata si possono fabbricare bombe nucleari della potenza di quella di Hiroschima che stanno all'interno di una valigia) e di capacità distruttiva ridotta (si fa per dire dato che far esplodere una arma così in una città provocherebbe centinaia di migliaia di morti e di feriti), soprattutto i terroristi non posseggono vettori (missili) da lanciare, ed escludiamo pure Iran, Corea del nord, India e Pakistan, loro i missili li hanno ma numericamente sono scarsi, forse la nazione che ne possiede di più è la Corea del nord ma non si sa quanti siano, vi basti sapere che gli USA posseggono circa diecimila (10.000) ordigni nucleari mentre il piccolo Israele pare ne possegga dai trecento ai quattrocento (300/400) odigni nucleari, insomma, non esiste rapporto, è come se decidessi di attentare alla vita di un noto premier italiano nella sua villa in brianza e pretendessi di riuscirvi e di essere pericoloso armato solo di una pistola con 12 colpi nel caricatore, sapendo bene che dentro il suo bunker ci sono uomini armati fino ai denti, sarei un perfetto incrocio tra un eroe e un idiota non credete? Quindi a che serve questa rete di satelliti antimissile? A me sorge spontaneo un nome CINA! Ma perché la Cina? Perché sono comunisti e agli americani i comunisti fanno proprio schifo? Ma certo che no! La Cina di comunismo ha solo il nome e la bandiera per il resto è il simbolo del capitalismo più selvaggio e sfrenato, a suo confronto Paperon de' Paperoni è un anarchico insurrezionalista. No, la Cina è una grossa spina nel fianco degli USA che si sono visti acquistare dai mangiatori di riso una fetta consistente dei buoni del tesoro americano tanto che ora posseggono, i cinesi, quasi o oltre il 40% del debito degli Stati Uniti d'Amrica. Detto in soldoni i cinesini tengono per le palle l'economia americana, e questo ai cow-boy non và proprio! E per una questione di soldi gli yankee sono disposti a scatenare una guerra nucleare? Gente, le guerre si fanno sempre per i soldi, solo gli idioti credono alla favole delle guerre di religione, argomento questo molto di moda attualmente. Avete notato come “stranamente” si parli ancora di attacchi contro i “cristiani” da parte di enclave musulmane? Ma davvero vogliamo credere che ci siano degli idioti in vena di martirio che addossino tutte le colpe a questa o a quella religione? Daccordo, le religioni sono il peggiore cancro dell'umanità, lo disse Marx e lo ribadisco con forza io. Dove prevale il pensiero religioso la logica, la razionalità e perfino la bontà umana scompiono come neve al sole, e non mi riferisco alla sola religione cattolica, mi riferisco almeno alle tre maggiori religioni monoteiste che hanno la volgare presunzione di avere il Dio giusto e la verità assoluta in tasca. Nessuna bestemmia fu mai grande come queste affermazioni, altro che porsi al posto di Dio. Orbene, ( o meglio, ormale) quale migliore allarme è quello della guerra di religione e di civiltà per scatenare panico e odio razziale? Non è forse il viatico migliore per convincere milioni di pecorelle (pecoroni ignoranti dico io) che la guerra è giusta, che la guerra è santa, che ci vuole, che se non la facciamo prima noi la faranno “loro”. Quale migliore convincimento che quegli estremisti, terroristi fanatici, sporchi e ignoranti vogliono solo convertirci tutti all'Islam. Quale migliore spinta guerrafondaia se ci dicono che quelle bestie schivizzeranno i nostri figli e violenteranno le nostre figlie e le nostre donne. Secondo voi esagero? Lo so, sembrano parole da medioevo oscuro, ma forse non siamo in un nuovo medioevo oscuro? E poi non c'è solo il problema che i cinesi crescono economicamente e detengono la fetta più grossa del mercato, i cinesi sono tanti e crescono in fretta. Lo sapete che la Cina si sta comprando appezzamenti di terreno in Africa grandi quanto la nostra Lombardia? E lo sapete perché lo fanno? Per le risorse del sottosuolo? Nò! Per coltivarla quella terra. Coltivarla con manodopera del posto sottopagata perché il loro paese non è più in grado di fornire il cibo sufficente per tutto il popolo cinese (non racconto frottole,fatevi un giro in rete e ne scoprirete delle belle). E come la Cina anche l'India, altro paese emergente, sta comprando nel sud america appezzamenti enormi di terreno per lo stesso scopo. Cosa succederà allora? Succederà che queste grosse nazioni si accaparreranno grandi quantità di cibo, cibo che ovviamente verrà negato e tolto al resto del mondo. Cibo che non basterà più per soddisfare i bisogni del mondo, perché il nostro pianeta è arrivato agli sgoccioli. Anzi, sentite un po, nessun organo di stampa ne a parlato e io stesso per caso ho trovato la notizia in rete, sembra che nel mese di agosto di quest'anno (2010) abbiamo consumato risorse per l'equivalente della produzione dell'intero pianeta in un anno, ciò sta a significare che da settembre 2010 noi tutti stiamo dando fondo alle riserve che avremmo prodotto nel 2011. Vi dice niente questo? A me dice che siamo, per usare un francesismo, nella merda! Quindi una guerra alla Cina non ha solo lo scopo di eleminare un pericoloso concorrente politico ed economico, ma anche di rivedere al ribasso il numero di abitanti del pianeta. Siamo in troppi in questo appartamento e il frigo è piccolo, qualcuno deve levarsi dalle palle. Mi fanno ridere e incazzare allo stesso tempo gli spot dell'UNICEF, delle vere prese per il culo. Avete idea del business che gira intorno agli aiuti umanitari? Lo sapete cosa prendeva al mese una persona di mia conoscenza che di mestiere faceva il cooperante per il nostro ministero degli esteri? Circa 7000 euro al mese per seguire progetti in palestina che con tutta probabilità non vedranno mai la luce. Ogni otto secondi muore un bambino per fame o malattie o guerre, davvero pensate che si vogliano salvare queste creature? Avevo già scritto una nota in merito dove dicevo che non conviene a nessuno che questi poveri bambini sopravvivano sempre per lo stesso motivo, non sapremo come dar da mangiare a tutto il pianeta. Pensate anche alla crisi economica in corso, è iniziata a fine 2008 e da subito hanno cominciato a dire che all'inizio del 2010 ci sarebbe stata la ripresa, poi si e detto no, no, la ripresa ci sarà alla fine del 2010, infine un'altra correzione di rotta e si cominciava a parlare del 2011 senza però specificare se si parlava dell'inizio o della fine anno, ora esplode l'Irlanda che rischia di trascinare con se altri paesi, primo fra tutti l'Italia, vi siete accorti che questa crisi non ha una fine certa? Davvero vogliamo credere alla favola che ci sarà la ripresa? E anche se ci sarà a che prezzo? Questo lo hanno detto in modo chiaro, hanno detto che se, e ribadisco “SE” ci sarà la ripresa sarà debole e sul campo resteranno circa QUATTROCENTO MILIONI DI SENZA LAVORO! Questo lo hanno detto i vertici delle banche europee e americane, non il mago di Sorrento. Quindi nel bene o nel male non c'è una via d'uscita a questa crisi, abbiamo prodotto troppo e ora non sappiamo più come smaltire l'eccesso semplicemente perché se anche riuscissimo a vendere tutto l'eccesso si creerebbe l'assurdo di un deprezzamento economico mondiale, cioè la soluzione potrebbe essere peggiore del problema, e su questa ipotesi chiedo aiuto da chi se ne intende veramente dato che io vado a spanne e a intuito anche se non credo di dire delle sciocchezze in merito. Quindi stringi stringi si arriva sempre alla solita risposta, come risolvere la crisi? Distruggendo il più possibile per poter ricostruire da capo, e il miglior mezzo per distruggere è come sempre la guerra. Onestamente non riesco a vedere soluzioni diverse e pacifiche, e non sono nemmeno un pessimista. Ecco, vorrei sentire da voi cosa ne pensate, se sono un visionario folle, un demente, oppure uno jettatore senza argomenti, o se invece ho tragicamente ragione.
Grazie.


Gianpaolo Fugazzaro


p.s.
Potrebbe anche esserci un'altra motivazione allo scudo spaziale e al sistema elettronico HAARP, si parla di una futura (nel 2012...che strano eh?) colossale tempesta magnetica causata da una super attività solare che potrebbe mettere in ginocchio tutto il sistema elettronico e nergetico del pianeta facendoci ripiombare indietro di secoli. Ecco, io non sono un esperto del settore ovviamente, ma tutto questo schieramento di satelli non potrebbe essere invece una rete di protezione contro queste pericolose emissioni solari?

Vergognarsi della lega!

Valli del Pasubio, Vicenza. 25 Novembre, 2010


Mi chiamo Gianpaolo Fugazzaro sono nato a Milano cinquantuno anni fa e da poco più di quindici anni risiedo in provincia di Vicenza terra di origine della mia famiglia (padre e madre). Non è stata una scelta facile lasciare Milano perché assieme alla mia amata città ho lasciato anche un lavoro sicuro e ben retribuito per un qualcosa di incerto, ma non me ne pento anche se oggi sono disoccupato, rifarei la stessa scelta, amo le montagne che mi circondano e anche la gente che conosco. Mi è costato molto inserirmi in una società un po chiusa come quella veneta, specie quella di montagna, per mè abituato alla metropoli e alla multi etnicità sentirmi per la prima volta “diverso” e spesso accettato con riserva è stato faticoso, ancora oggi mi rendo conto di non essere proprio “inserito” al cento per cento ma va bene così. Ripeto, il posto è magico, immerso come sono nel verde e circondato dalle montagne quasi non penso alla mia condizione di invalido civile al 70% a causa di un intervento al cuore con posizionamento di due by-pass coronarici che mi ha causato, fra le altre cose anche la perdita del lavoro. Mi piace ascoltare i rumori del bosco e perdermi nella bellezza dei tramonti o dei temporali e, incredibile a dirsi, non mi pesa nemmeno la disoccupazione che mi fa compagnia da quasi due anni senza che percepisca un indennità o pensione di sorta. Eppure in tutta questa serenità c'è una nota stridente come il raschio orripilante del gessetto sulla lavagna. In questo mese la mia provincia assieme a quelle di Padova e di Verona è stata duramente colpita dalle inondazioni, in pianura tanta gente si è trovata con la casa quasi sommersa, molte attività commerciali hanno subito un collasso tragico da cui non si sa bene come ne usciranno. I comuni di montagna come il mio si sono visti franare letteralmente la terra sotto i piedi mettendo a rischio strade, case e abitanti, e come al solito i primi stanziamenti si sono fermati nella pianura. Come sempre della montagna se ne fregano tutti e per primi tutti quei politici che pomposamente strombazzano iniziative immediate di aiuto e risanamento. Ma voglio tornare a quella nota stridente di cui dicevo. In un momento così drammatico non solo per il Veneto ma per tutto il paese che è alle prese con problemi a dir poco catastrofici, il governatore della mia regione invece di collaborarore in sinergia con tutte le altre regioni e quindi con il paese Italia che fa? Fa propaganda politica per il suo partito, la lega nord, uscendosene in varie occasioni con affermazioni che sarebbe meglio non avesse mai pronunciato in quanto, oltre ad essere volgari e spesso false e offensive, sono affermazioni anche estremamente pericolose.

"Gli operai tedeschi pagheranno la pensione di quelli greci. Così come veneti, lombardi ed emiliani lavorano di più, e da sempre, per sostenere la spesa pubblica delle regioni meridionali: il Paese, senza il federalismo, non può permettersi che una Regione fallisca”. L’ex ministro dell’agricoltura ed attuale governatore del Veneto Luca Zaia accusa apertamente il Sud, ancora una volta, di avere una propensione parassitaria e di voler vivere alle spalle del Settentrione d’Italia.

"Ogni anno almeno 50 miliardi di euro partono da Veneto, Lombardia, Piemonte ed Emilia Romagna, le regioni più virtuose, diretti al Sud Italia. Si tratta dell'85% del totale dei trasferimenti Nord - Sud. Il Veneto, da solo, spende annualmente non meno di dieci miliardi di euro per coprire i disavanzi nei bilanci delle regioni del Mezzogiorno. Risorse che, con il federalismo, potranno essere destinate a migliorare la vita dei veneti e di tutti coloro che responsabilmente, attraverso il loro lavoro, pretendono servizi pubblici adeguati".
Alluvione in Veneto. Zaia: "sbagliato dare 250 milioni ai calcinacci di Pompei"
Zaia: “I rifiuti di Napoli puzzano, noi non glieli smaltiremo”
Queste sono solo alcune delle affermazioni stupefacenti del nostro governatore, affermazioni che vorrei puntualizzare con piccole considerazioni.
Quando Zaia afferma che le genti del nord lavorano di più di quelle del sud si dimentica di dire della notevole presenza di meridonali (migrazione interna degli anni '60, ricordiamo?) e di lavoratori extracomunitari, spesso fuori regola e sfruttati come schiavi.
Quando il governatore del Veneto parla di soldi che dal nord vengono “generosamente” inviati al sud si dimentica di dire che la maggiore fetta di quel denaro ritorna al mittente (leggi NORD) per la maggior parte sotto forma di acquisti. Il sud per dotarsi di infrastrutture, strade, ospedali, fabbriche e quant'altro appalta i lavori di costruzione a grosse aziende che, guarda caso, sono per la maggioranza del nord o del centro Italia.
Che dire poi di quell'affermazione allucinante sui “calcinacci” di Pompei? Visto che questo è il pensiero del governatore Zaia sui monumenti potrei anche proporre di abbattere l'arena di Verona e al suo posto farci un mega parcheggio con annesso centro commerciale. Oppure perché non abbandonare Venezia che è vecchia e marcescente e costruire una new town sulla terra ferma e chiamarla New Venice?
Infine la ciliegina; i rifiuti di Napoli puzzano! Mentre è risaputo in tutto il mondo che i rifiuti del nord, specie quelli veneti profumano di violetta. Ecco perché noi non abbiamo il problema dello smaltimento dei rifiuti, invece di buttarli noi veneti ce li teniamo in casa come profumatori naturali.
Potrei andare avanti all'infinito citando affermazioni simili che sembrano più sproloqui da avventori ubrichi di bar dello sport che frasi da rappresentati politici nazionali, ma mi voglio fermare qui, anche perché la misura è già sufficentemente colma per farmi provare un norme senso di vergogna.
So bene dei sogni (o incubi?) leghisti sulla secessione ma non accetto ugualmente tali affermazioni volgari, una richiesta di autonomia dallo stato nazionale è solamente un istanza egoistica che nulla à a che vedere con i reali bisogni dei cittadini. In un momento di crisi globale dalle dimensioni enormi dovremmo ricercare i punti di unione per lavorare tutti assieme alla ricrescita, questo lanciare anatemi al sud d'Italia alimenta solo pericolose devianze sociali e ingrassa ancora di più il potere delle mafie che, a fronte di uno stato diviso si sentono ( e lo sono) di poter spadroneggiare liberamente sulla pelle dei cittadini onesti e sulla magnifica terra del sud. Quindi affermo che chi agisce inresponsabilmente contro una politica di collaborazione nazionale indirettamente diventa correo della malavita che impera impunemente in tutta Italia. Perché è bene ricordarlo che la mafia non è più localizzata solo in Sicilia e che i suoi componenti più pericolosi non indossano più la coppola e imbracciano la lupara, più spesso gli elementi di spicco della malavita organizzata vestono con abiti firmati e usano armi pericolossisime come sistemi informatici e finanziari dell'ultimo modello, e spesso abitano da decenni al nord.
Quindi mi permetto di chiedere un atto di responsabilità a tutti quegli amministratori pubblici (sindaci in primo luogo) che hanno a cuore il bene del paese e della propria regione veneta, che si facciano interpreti con affermazioni comuni del disagio creato dalle affermazioni del nostro presidente della regione. Allargo questa richiesta a tutti i miei concittadini veneti che non si riconoscono in questo imbarbarimento mediatico che ha come unico scopo l'incremento di una campagna elettorale mai conclusa che ha solo il pregio di dimenticarsi dei problemi reali del paese.
Un'amica del sud mi ha chiesto che sarebbe giusto si scusassero con tutti i meridionali certi personaggi pubblici, purtroppo immagino questa richiesta improbabile, onestamente non riesco ad immaginarmi un Gentilini (solo di nome) che chiede scusa, che nel suo caso di scuse ne dovrebbe a mezzo pianeta; e poi tutto sommato questi personaggi della new politic dovrebbero scusarsi sulle tombe di tutti quegli eroi cristiani, socialisti o comunisti che fossero e che si chiamano partigiani o patrioti, che sono morti per la bandiera tricolore Verde, Bianca e Rossa e che riempiono i nostri cimiteri, perchè con la loro vita ci hanno donato la libertà, anche quella di dire delle idiozie. Infine, ma non meno importante, tutti questi novelli Braveheart prima di vomitare sentenze folli contro il sud e tutti i meridionali dovrebbero farsi un giretto nei vari cimiteri di guerra del '15/'18 o nei vari mausolei e soffermarsi davanti ad ogni lapide con su il nome di un Esposito piuttosto che di Salvatore, giovani immolati all'assurdità di una guerra padronale, giovani che partirono per difendere montagne che nemmeno sapevano esistere e che mai tornarono a casa. Questi eroi da scrivania dovrebbero dedicare un minuto di silenzio per ognuno di loro, compresi tutti gli altri caduti, che sebbeno fossero lombardi, piemontesi, liguri, emiliani o veneti morirono da fratelli con tutti gli altri che provenivano dal resto d'Italia, un minuto solo sarebbe sufficente, e visto che sono purtroppo centinaia di migliaia avremmo almeno la certezza che per un bel po di tempo questi signori non proferiscano verbo, con buona pace per il bene di tutti.
In chiusura, giusto per non apparire come il “migliore” sono io Gianpaolo Fugazzaro che mi scuso con tutto i fratelli meridionali per le assurde volgarità espresse da singoli personaggi che non mi rappresentano minimamente così come non rappresentano, ne sono certto, la maggioranza dei veneti che sono da tempo abituati a ben altri concetti quali la solidarietà e l'aiuto reciproco.


Gianpaolo Fugazzaro

lunedì 4 ottobre 2010

No, grazie no!

Mi dicono, il mondo sta andando avanti ma tu ti ostini a restare indietro perso nei tuoi pensieri.
Ma sbagli sai, non è più tempo di cose stantie come l'onestà, la giustizia, l'uguaglianza o l'amore; tutte cose belle certo, ma un tempo, ora sono antiche, obsolete, vecchie.
Sai, oggi il mondo corre più veloce e non c'è tempo da perdere in queste inutili facezie.
Ieri è da buttare e oggi è già vecchio mentre il domani non esiste, c'è solo l'adesso, ora e qui, veloce quanto basta, giusto il tempo di indossare sempre una nuova maschera.
Questo è il tempo del sembrare vecchio mio, il tempo delle grandi illusioni dove la bugia è elevata a verità, dove l'arroganza è cultura, dove la furbizia non è vizio ma pregio.
Ma tu non vuoi ascoltare e insisti a restare attaccato a un passato che non esiste più.
Ripudia la tua morale, gettati alle spalle l'etica del vivere, disprezza il libero pensare.
Unisciti al grande gregge nella grande orgia, lorda la tua anima, vendi il tuo corpo annulla il tuo pensiero è un olimpo d'oro si aprirà per te.

L'offerta è allettante lo ammetto, mi fate vedere cose e sentire musiche che incantano ma avete ragione voi, io sono lento e antico e riecheggia nella mia mente il Cyrano de Bergerec e come tale rispondo.

No, grazie no!
Non so di che farmene del vostro olimpo, non voglio e non posso cambiare maschera a vostro piacimento anche perché io maschera non ho.

No, grazie no!
Non voglio correre, amo la mia lentezza perché mi permette di pensare e di ascoltare, la amo perché posso vedere quei colori che voi cancellate, la amo perché mi permette di sentire i suoni del mondo.
Voglio procedere lento come un antico pellegrino alla ricerca della risposta, e voglio amare le cose che per voi sono vecchie e logore come l'onestà, la giustizia, l'uguaglianza e l'amore perché io ancora ci credo.

Perché il mio ieri è conoscenza che userò domani mentre lentamente mi assaporo l'oggi.


Gianpaolo Fugazzaro

lunedì 20 settembre 2010

Fenomeno lega, bisogna temerlo?

Oggi vorrei parlare del fenomeno della lega e della sua o meno pericolosità. Direi che nei giorni agostani la vicenda del "traditore" Fini ha tenuto banco e conquistato l'onore delle cronache tanto che tutto il resto è passato in secondo piano. Forse pochi si sono accorti che la vera prima donna è stata la lega con tutti i suoi paletti e out-out posti di traverso a complicare ancora di più l'esistenza la piccolo imperatore di Arcore, un po come quando si indica la luna e si guarda il dito. Già, la lega. Questa formazione che di politico ha ben poco, questo manipolo di secessori in pectore. Chi si immaginava ai suoi albori che facesse tanta strada? Tutti a bollarla come fenomeno passeggero e semi folcloristico sin dall'inizio, chi poteva pensare che un semi analfabeta come Umberto Bossi, fioeu de nisun (figlio di nessuno), che rivendicava studi di elettro-medicina (giuro, me lo ricordo bene quando lo disse, e la notizia uscì su tutti i giornali e perfino nelle trasmissioni satiriche) potesse diventare il leder maximo di un popolo bovino? Nessuno, nemmeno io che all'epoca militavo nel vecchio PCI. Mi ricordo che andai a sentirlo ad un comizio sulla darsena di porta ticinese a Milano, non c'era molta gente ad ascoltarlo forse un cinquecento persone, ma devo dire che per un certo punto affascinò anche me, le teorie del professor Miglio non era poi così strampalate, unica nota stonata era quel riferimento continuo alla secessione, capivo che era una follia improbabile e ancora non c'era stata la tragedia della ex Jugoslavia ad insegnarci quanto pericolose fossero le pretese secessioniste. Eppure, lentamente ma inesorabilmente come onde di un fiume quel piccolo movimento che pareva nato una sera al bar tra un bicchiere di barbera e uno di bonarda sta erodendo terreno e avanzava. Soprattutto mangiava voti e simpatie alla sinistra, Dio solo sa quanti cacciatori sono passati dal PCI poi PD alla lega. Ma questo era agli inzi, ora la cosa si è fatta assai più preoccupante. Vi ricordate quando Bossi definiva i leghisti come i nuovi partigiani? Quando sbraitava anatemi anche volgari nei confronti dei fascisti e di Berlusconi, ecco, quello fu il periodo in cui cominciò a fregare consensi a sinistra, ma oggi è tutto cambiato, oggi i consensi li frega a destra, e a quella più estrema. Ma per caso avete sentito qualche analista politico illuminato parlare di questo? A ma non pare. Mi sembra invece che tutti continuino a bollare la lega come un fenomeno da baraccone. E sbagliano! Sicuramente sono beceri e zotici come pochi, ma stupidi proprio non lo sono. Com'è possibile che nessuno dell'arco parlamentare della cosidetta sinistra (ma esistono ancora ? ) abbia mai insistito a chiedere chiarimenti in merito ad un Borghezio che in Francia spiegava a dei fascisti come bisognava fare per entrare nelle stanze del potere trasformandosi in  ovimento regionalista? Cristo, se questa non è apologia del nazi-fascismo com evolgiamo chiamarla? E possibile che nessuno dei buoni salotti illuminati dell'intellighenzia di sinistra abbia mai sollevato forte la voce nel sentire il sindaco sceriffo Gentilini dire ad un comizio che i bambini rom andrebbero bruciati vivi?
La lega signori miei non è un accozzaglia di pagliacci, non dobbiamo farci ingannare dal leghista tipo che conosciamo noi, quello che abita nel nostro paese o è nostro coinquilino in città. La lega è molto di più e di peggio. Qualcuno adesso parla di rivoltanti eredità dinastiche sia per l'Umberto che per il Silvio. Pare che i rampolli Renzo-trota Bossi e Barbara Berlusconi (BB, povera Brigitte Bardot) stiano cavalcando velocemente per imparare le tecnine e le doti del politico per sostituire al più presto i rispettivi genitori. Bene, chi ci crede è fesso! Berlusconi è un folle egocentrico e mai lascierà lo scettro a chicchessia finchè è in vita e onestamente non credo che la figlia sia così idiota da cacciarsi in una rogna simile, per il trota poi il solo pensarci mi fa morire dal ridere. Bisogna tenere conto che già il padre ormai conta come il due di picche a briscola, i veri manovratori della lega sono Maroni, Calderoli, Tremonti e forse Castelli, senza contare il compratore di nome Berlusconi (si parla di 70 miliardi di euro versati per salvare l'agenzia di credito crediteuronord) che sovraintente su tutto o quasi. E' probabile sì che il figlio venga spinto ancora più in alto (tremo all'idea di vederlo seduto in parlamento) ma si tratta soltanto di un immagine di mercato, ne più e ne meno come una griffe, un logo che attira compratori, bisogna tenere ben presente la capacità intellettuale e culturale media dei simpatizzanti leghisti, questi non sono ne fini dicitori ne arguti ascoltatori, sono un branco di montoni incazzati che segue gli ordini del montone più grosso, non conta ciò che gli viene detto ma da chì, quindi quando l'ischemico Bossi sr. diventerà ingestibile per ovvi motivi di decadimento fisico e mentale (con l'ictus non si scherza) il sostituto naturale sarà il "trota", ma sarà solo un capo di facciata, i comandanti sono altri già da adesso. Ma allora dobbiamo temere questi folli? Io dico di sì! Quando il "capo" minaccia la discesa di milioni di padani sicuramente spara enormi cazzate, ma quando parla di fucili pronti io non la prenderei così sotto gamba, del resto quantitativi di armi ne sono stati già trovati a suo tempo in proprietà di simpatizzanti della lega (allego un link in proposito) e non pare fossero schioppi da caccia. Poi ci sono quei legami di Borghezio con l'estrema destra europea che danno da pensare che, unitamente ai cori razzisti fanno pensare ad una lega neo-nazista. In questo senso poi io so per certo che la lega da anni ha stretti legami con la destra più eversiva d'itlaia, purtroppo non posso comfermare la cosa con prove certe ma so che è così. E su tutto questo c'è il facile humus su cui proliferano queste idee di intolleranza e odio. Io che abito in provincia, in un paesino di montagna del nord-est lo so bene quali sono i pensieri di certi elementi, e vi posso assicurare che non c'è da sorridere. Perché se il singolo è un perfetto idiota finchè resta singolo non crea problemi ma se viene ammassato assieme ad altri idioti diventa pericoloso. La società stessa e suoi media ci hanno abituato alla morte "televisiva", ormai per molti le scene di guerra e di orrore che vediamo in televisione hanno la stessa valenza di un film d'azione o di un video games, credetimi, passare da tutto questo al compiere fisicamente l'atto omicidiario è facile, specie nelle menti non preparate. L'esempio della ex Jugoslavia è ancora recente e inviterei tutti a prestare molta attenzione, spero di sbagliarmi, ma di questo passo il rischio di fare la sua fine è grande. Pensateci, per molti di noi sarebbe una tragedia immane ma per molti sarebbe una fonte di guadagno immenso.

Pablohttp://solleviamoci.wordpress.com/2010/04/02/lasse-padano-dei-soldi-professori-tremate-il-trota-sta-arrivando/http://www.youtube.com/watch?v=lk8vpuajKGchttp://www.youtube.com/watch?v=alsaRmf2JCw

domenica 19 settembre 2010

Chi sono? Mah!

Ciao a tutti, mi presento come la buona creanza insegna. Di nome e cognome faccio Gianpaolo Fugazzaro ma  nei miei futuri post (sempre che ce ne siano) mi firmerò soltanto Pablo e da subito ci terrei a precisare che non uso questa spagnoleria per vezzo o per ammiccare ma semplicemente perché è il nome con cui da sempre molti amici mi hanno chiamato e mi chiamano. In realtà molti anni fa mi chiamavano Pablito ma oggi mi sembrerebbe furoi luogo dato che il mezzo secolo l'ho raggiunto e soprattutto perché fisicamente non sono più quel fragile ragazzetto di una volta. Detto questo vorrei spiegare perché invece ho usato per il titolo del blog il termine "eretico". Sgombero subito il campo da possibili questioni legate al gusto di creare scandalo, non è da me e poi gli scandali mi sembrano più un genere da gossip di bassa lega, cose che a me non interessano. Eretico per mè non è una semplice parola, è un modo di vivere e di pensare. L'eretico è colui il quale non si accontenta mai della prima versione dei fatti ma cerca sempre di andare in profondità a rischio di andare contro i suoi stessi convincimenti. L'eretico non da nulla per scontato, l'eretico pone il dubbio al primo posto in ogni cosa. L'eretico non si contenta mai di soluzioni o risposte generalizzate o semplicistiche, ha bisogno di dettagli, di nozioni che diano un più ampio respiro alla possibile conoscenza. Possibile ma mai certa però, altrimenti che eratico sarebbe? In effetti cercare di vivere secondo questi dettami non è semplice, anzitutto spesso e volentieri si corre il rischio di contraddirsi o di dare contro a certe proprie convinzioni, poi di sicuro ciò che piano piano si va a scoprire non piace mai perché la vera verità non è mai una bella donna, casomai è uno specchio che impietoso mostra ogni nostro più piccolo e remoto difetto. Ma soprattutto, in un mondo dedicato all'apparire, all'inganno dell'aspetto esteriore e alla meschinità essere o tentare di essere eretici ti pone al di fuori degli schemi, ti isola. Ma questo non mi spaventa, anzi, mi onora non esser parte del grande gregge, e poi per fortuna non bruciano più nessuno sui roghi, si limitano ai meno dolorosi ma ben più pericolosi roghi mediatici che dilaniano molte persone. Perché sì, anche nel terzo millennio essere eretici è scomodo e periglioso assai.
Di nuovo un ben venuti su questo blog dove ogni discussione è ben accetta, sia essa politica, filosofica, letteraria o scientifica.

Pablo