giovedì 25 novembre 2010

Vergognarsi della lega!

Valli del Pasubio, Vicenza. 25 Novembre, 2010


Mi chiamo Gianpaolo Fugazzaro sono nato a Milano cinquantuno anni fa e da poco più di quindici anni risiedo in provincia di Vicenza terra di origine della mia famiglia (padre e madre). Non è stata una scelta facile lasciare Milano perché assieme alla mia amata città ho lasciato anche un lavoro sicuro e ben retribuito per un qualcosa di incerto, ma non me ne pento anche se oggi sono disoccupato, rifarei la stessa scelta, amo le montagne che mi circondano e anche la gente che conosco. Mi è costato molto inserirmi in una società un po chiusa come quella veneta, specie quella di montagna, per mè abituato alla metropoli e alla multi etnicità sentirmi per la prima volta “diverso” e spesso accettato con riserva è stato faticoso, ancora oggi mi rendo conto di non essere proprio “inserito” al cento per cento ma va bene così. Ripeto, il posto è magico, immerso come sono nel verde e circondato dalle montagne quasi non penso alla mia condizione di invalido civile al 70% a causa di un intervento al cuore con posizionamento di due by-pass coronarici che mi ha causato, fra le altre cose anche la perdita del lavoro. Mi piace ascoltare i rumori del bosco e perdermi nella bellezza dei tramonti o dei temporali e, incredibile a dirsi, non mi pesa nemmeno la disoccupazione che mi fa compagnia da quasi due anni senza che percepisca un indennità o pensione di sorta. Eppure in tutta questa serenità c'è una nota stridente come il raschio orripilante del gessetto sulla lavagna. In questo mese la mia provincia assieme a quelle di Padova e di Verona è stata duramente colpita dalle inondazioni, in pianura tanta gente si è trovata con la casa quasi sommersa, molte attività commerciali hanno subito un collasso tragico da cui non si sa bene come ne usciranno. I comuni di montagna come il mio si sono visti franare letteralmente la terra sotto i piedi mettendo a rischio strade, case e abitanti, e come al solito i primi stanziamenti si sono fermati nella pianura. Come sempre della montagna se ne fregano tutti e per primi tutti quei politici che pomposamente strombazzano iniziative immediate di aiuto e risanamento. Ma voglio tornare a quella nota stridente di cui dicevo. In un momento così drammatico non solo per il Veneto ma per tutto il paese che è alle prese con problemi a dir poco catastrofici, il governatore della mia regione invece di collaborarore in sinergia con tutte le altre regioni e quindi con il paese Italia che fa? Fa propaganda politica per il suo partito, la lega nord, uscendosene in varie occasioni con affermazioni che sarebbe meglio non avesse mai pronunciato in quanto, oltre ad essere volgari e spesso false e offensive, sono affermazioni anche estremamente pericolose.

"Gli operai tedeschi pagheranno la pensione di quelli greci. Così come veneti, lombardi ed emiliani lavorano di più, e da sempre, per sostenere la spesa pubblica delle regioni meridionali: il Paese, senza il federalismo, non può permettersi che una Regione fallisca”. L’ex ministro dell’agricoltura ed attuale governatore del Veneto Luca Zaia accusa apertamente il Sud, ancora una volta, di avere una propensione parassitaria e di voler vivere alle spalle del Settentrione d’Italia.

"Ogni anno almeno 50 miliardi di euro partono da Veneto, Lombardia, Piemonte ed Emilia Romagna, le regioni più virtuose, diretti al Sud Italia. Si tratta dell'85% del totale dei trasferimenti Nord - Sud. Il Veneto, da solo, spende annualmente non meno di dieci miliardi di euro per coprire i disavanzi nei bilanci delle regioni del Mezzogiorno. Risorse che, con il federalismo, potranno essere destinate a migliorare la vita dei veneti e di tutti coloro che responsabilmente, attraverso il loro lavoro, pretendono servizi pubblici adeguati".
Alluvione in Veneto. Zaia: "sbagliato dare 250 milioni ai calcinacci di Pompei"
Zaia: “I rifiuti di Napoli puzzano, noi non glieli smaltiremo”
Queste sono solo alcune delle affermazioni stupefacenti del nostro governatore, affermazioni che vorrei puntualizzare con piccole considerazioni.
Quando Zaia afferma che le genti del nord lavorano di più di quelle del sud si dimentica di dire della notevole presenza di meridonali (migrazione interna degli anni '60, ricordiamo?) e di lavoratori extracomunitari, spesso fuori regola e sfruttati come schiavi.
Quando il governatore del Veneto parla di soldi che dal nord vengono “generosamente” inviati al sud si dimentica di dire che la maggiore fetta di quel denaro ritorna al mittente (leggi NORD) per la maggior parte sotto forma di acquisti. Il sud per dotarsi di infrastrutture, strade, ospedali, fabbriche e quant'altro appalta i lavori di costruzione a grosse aziende che, guarda caso, sono per la maggioranza del nord o del centro Italia.
Che dire poi di quell'affermazione allucinante sui “calcinacci” di Pompei? Visto che questo è il pensiero del governatore Zaia sui monumenti potrei anche proporre di abbattere l'arena di Verona e al suo posto farci un mega parcheggio con annesso centro commerciale. Oppure perché non abbandonare Venezia che è vecchia e marcescente e costruire una new town sulla terra ferma e chiamarla New Venice?
Infine la ciliegina; i rifiuti di Napoli puzzano! Mentre è risaputo in tutto il mondo che i rifiuti del nord, specie quelli veneti profumano di violetta. Ecco perché noi non abbiamo il problema dello smaltimento dei rifiuti, invece di buttarli noi veneti ce li teniamo in casa come profumatori naturali.
Potrei andare avanti all'infinito citando affermazioni simili che sembrano più sproloqui da avventori ubrichi di bar dello sport che frasi da rappresentati politici nazionali, ma mi voglio fermare qui, anche perché la misura è già sufficentemente colma per farmi provare un norme senso di vergogna.
So bene dei sogni (o incubi?) leghisti sulla secessione ma non accetto ugualmente tali affermazioni volgari, una richiesta di autonomia dallo stato nazionale è solamente un istanza egoistica che nulla à a che vedere con i reali bisogni dei cittadini. In un momento di crisi globale dalle dimensioni enormi dovremmo ricercare i punti di unione per lavorare tutti assieme alla ricrescita, questo lanciare anatemi al sud d'Italia alimenta solo pericolose devianze sociali e ingrassa ancora di più il potere delle mafie che, a fronte di uno stato diviso si sentono ( e lo sono) di poter spadroneggiare liberamente sulla pelle dei cittadini onesti e sulla magnifica terra del sud. Quindi affermo che chi agisce inresponsabilmente contro una politica di collaborazione nazionale indirettamente diventa correo della malavita che impera impunemente in tutta Italia. Perché è bene ricordarlo che la mafia non è più localizzata solo in Sicilia e che i suoi componenti più pericolosi non indossano più la coppola e imbracciano la lupara, più spesso gli elementi di spicco della malavita organizzata vestono con abiti firmati e usano armi pericolossisime come sistemi informatici e finanziari dell'ultimo modello, e spesso abitano da decenni al nord.
Quindi mi permetto di chiedere un atto di responsabilità a tutti quegli amministratori pubblici (sindaci in primo luogo) che hanno a cuore il bene del paese e della propria regione veneta, che si facciano interpreti con affermazioni comuni del disagio creato dalle affermazioni del nostro presidente della regione. Allargo questa richiesta a tutti i miei concittadini veneti che non si riconoscono in questo imbarbarimento mediatico che ha come unico scopo l'incremento di una campagna elettorale mai conclusa che ha solo il pregio di dimenticarsi dei problemi reali del paese.
Un'amica del sud mi ha chiesto che sarebbe giusto si scusassero con tutti i meridionali certi personaggi pubblici, purtroppo immagino questa richiesta improbabile, onestamente non riesco ad immaginarmi un Gentilini (solo di nome) che chiede scusa, che nel suo caso di scuse ne dovrebbe a mezzo pianeta; e poi tutto sommato questi personaggi della new politic dovrebbero scusarsi sulle tombe di tutti quegli eroi cristiani, socialisti o comunisti che fossero e che si chiamano partigiani o patrioti, che sono morti per la bandiera tricolore Verde, Bianca e Rossa e che riempiono i nostri cimiteri, perchè con la loro vita ci hanno donato la libertà, anche quella di dire delle idiozie. Infine, ma non meno importante, tutti questi novelli Braveheart prima di vomitare sentenze folli contro il sud e tutti i meridionali dovrebbero farsi un giretto nei vari cimiteri di guerra del '15/'18 o nei vari mausolei e soffermarsi davanti ad ogni lapide con su il nome di un Esposito piuttosto che di Salvatore, giovani immolati all'assurdità di una guerra padronale, giovani che partirono per difendere montagne che nemmeno sapevano esistere e che mai tornarono a casa. Questi eroi da scrivania dovrebbero dedicare un minuto di silenzio per ognuno di loro, compresi tutti gli altri caduti, che sebbeno fossero lombardi, piemontesi, liguri, emiliani o veneti morirono da fratelli con tutti gli altri che provenivano dal resto d'Italia, un minuto solo sarebbe sufficente, e visto che sono purtroppo centinaia di migliaia avremmo almeno la certezza che per un bel po di tempo questi signori non proferiscano verbo, con buona pace per il bene di tutti.
In chiusura, giusto per non apparire come il “migliore” sono io Gianpaolo Fugazzaro che mi scuso con tutto i fratelli meridionali per le assurde volgarità espresse da singoli personaggi che non mi rappresentano minimamente così come non rappresentano, ne sono certto, la maggioranza dei veneti che sono da tempo abituati a ben altri concetti quali la solidarietà e l'aiuto reciproco.


Gianpaolo Fugazzaro

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